Cose TDS - Digging In Graffiti

Rubrica: Digging In Graffiti

Autori: Kode

Tempo di lettura: 3 minuti.

Digging in Graffiti è una nuova rubrica dedicata al mondo del writing, abbiamo pensato di partire dalle origini, cercando di scavare nel passato per arrivare a comprendere il presente. Con estremo piacere siamo riusciti a intervistare vere leggende di New York, che si sono rese disponibili anche sapendo che siamo una piccola realtà, e questo fa capire quanto siano real e quanto amano la cultura dei graffiti!

Il primo writer che vi portiamo con estremo piacere è Cose (TDS crew), abbiamo scambiato quattro chiacchere con lui, per capire come fosse NY e cosa significasse vivere nel quartiere e affrontare la vita nelle subways newyorkesi.


Per prima cosa vorremmo sapere di New York, come era in quegli anni? e come la vivevi? Noi l’abbiamo percepita nel tempo grazie all’arte, ai documentari, alla musica, ai film e alle foto. NY in quegli anni sembrava un posto magico pieno di contraddizioni e complicazioni ma allo stesso tempo fonte di ispirazione e contaminazione artistiche da tutto il mondo.

Il movimento a NYC dai graffiti, Hip Hop, Breakdancing, D-jaying è nato da una forma di oppressione. Le comunità dei cosiddetti ghetti newyorkesi non erano accettate come pari, da alcuni elementi della società di New York. Allora noi abbiamo creato dall’oppressione le nostre gallerie d’arte, in cui esprimevamo noi stessi, sui mezzi di trasporto di NY. Anche se questo da parte del potere era considerato vandalismo, noi eravamo adolescenti, e cercavamo di liberare la nostra energia ed emozioni sui treni.

Subway tags

Quando hai mosso i primi passi nel mondo del writing? E cosa ti ha spinto ad iniziare?

I miei primi passi nel mondo del writing sono stati nel 1979, ben 49 anni fa, all’età di 12 anni. Un ragazzo del mio quartiere che scriveva BEO OTB mi ha introdotto in questa cultura. Immediatamente mi innamorai della sensazione di scrivere il mio nome.

Coze TDS Subway tags

Negli anni 60, 70 e 80 New york ha visto artisti provenienti da tutto il mondo, che percezione avevano dei graffiti e dei writer?

Sono nato nel 1966 a New York. Non posso parlare degli anni ‘60 e ‘70, ma so che negli anni ‘80 eravamo considerati solo dei vandali, per quanto ne so. A metà degli anni ‘80, i graffiti vennero finalmente considerati una forma d’arte. Di fatto i graffiti continuano a evolversi tuttora.

In quegli anni immagino che la competizione era una sfida motivante che portava sempre più ad alzare l’asticella. Come era il rapporto con gli altri writer e crew? C’era competizione per mostrare il proprio stile?

Alcune crew non andavano d’accordo con altre, ma di solito era sempre chi otteneva più visibilità e chi aveva lo stile migliore.

Se si pensa ai graffiti di New York vengono in mente come prima cosa le immagini della metropolitana piena di tag e graffiti. Come era in quegli anni andare a dipingerci e come si è evoluta la situazione negli anni?

Ricordo quelle situazioni come se fosse ieri, erano una grande scarica di adrenalina, la stragrande maggioranza dei writers sono amanti del rischio. Si è evoluto nel senso che non dobbiamo più scappare dalla polizia e ora possiamo esprimere il nostro talento artistico nelle gallerie di tutto il mondo. Continua a evolversi mentre scrivo questa dichiarazione.

La società e le comunità come reagivano ai graffiti inizialmente? La repressione da parte del governo è stata un limite o un modo in più per alzare il livello della competizione?

Come ho già detto, i graffiti erano visti come puro vandalismo fino a quando il mondo dell’arte non ha notato il potenziale dei graffiti. Per noi il governo non aveva importanza. Siamo semplicemente usciti e siamo andati contro ogni previsione.

Subway tags

L’hip hop è una cultura che ha abbracciato i graffiti facendone un pilastro importante del proprio immaginario, film cult come Wild Style mostrano come le arti dell’hip hop si mescolano perfettamente, mi chiedo se ancora oggi è così o se quel senso di appartenenza si sia affievolito?

Tutti quelli che avete citato sono tutti elementi dell’hip hop e continuano a collaborare anche oggi giorno. Tutti gli elementi dell’hip hop si sono evoluti separatamente, ma non si può avere uno senza l’altro, sono tutti intrecciati.

Oggi giorno i Graffiti hanno ancora una potenza di una volta? Per potenza intendo un valore e un sentimento di rivendicazione dei propri spazi, di mostrare chi si è attraverso l’arte?

I graffiti sono una delle forme d’arte più ricercate al mondo e continuano a rompere le barriere.

Quali sono state le tue maggiori ispirazioni e influenze? E dopo così tanti anni cos’è che ti spinge a fare arte?

Alcune delle mie più grandi influenze che ho avuto sono di coloro che sono venuti prima di me e dei miei contemporanei. L’arte dei graffiti è una forma di terapia nella mia vita. Mi ha aiutato a diventare un essere umano più equilibrato.

Ultima domanda, l’avresti mai immaginato che ciò che stava accadendo in quelle strade e subway sarebbe espanso in tutto il mondo? e che i ragazzi dall’altra parte dell’oceano dopo quarant’anni cercano di trovare una connessione con le radici di questa cultura?

Non avrei mai immaginato che dopo più di 40 anni questa Cultura/Arte nata dall’oppressione si sarebbe diffusa in tutto il mondo.

Subway tags Subway tags Cose Subway

Pubblicato il 3 ott, 2022