La notte di Suburra e Piotta

Rubrica: Storie di live

Autori: Kode

Tempo di lettura: 1 minuti.

Una serata magnifica, uno dei concerti più coinvolgenti a cui abbia mai assistito, sarà stato merito di Piotta e di tutti i musicisti e cantanti presenti, sarà stata la gente presa a bene, sarà stata Roma e la notte, oppure, sarà stato tutto questo messo insieme in un unica serata.

Il live si apre con Il muro del Canto -che non conoscevo- e devo dire sono rimasto colpito dal loro stile e dalla loro sinergia, i brani profondi e le melodie fantastiche hanno scaldato e fomentato la platea.

Quando è salito Piotta l’atmosfera si è infuocata ha portato con sé la presa a bene del Funk Romano(e quando serviva puro rap hardcore), ha suonato i suoi pezzi dai più vecchi fino agli ultimi lavori. L’intramontabile “Robba Coatta” non poteva mancare, dal vivo è un qualcosa di fantastico, una presa a bene che dura tutta la traccia. E che dire di “7 vizi capitale”: ti ghiaccia il cuore, ti fa venire i brividi, una colonna sonora adatta a Suburra e che cuce su misura l’abito che indossa Roma ogni giorno.

Uno show così -forse è la mia giovane età che parla- non lo avevo mai visto, puro Hip Hop, un pubblico eterogeneo dove c’erano genitori con i figli, adolescenti e chi sta nel mezzo(quando non sei né vecchio né giovane). E poi ospiti su ospiti, tutti di un certo spessore tra cui: Rancore, Amir Issaa, Grandi Numeri (Cor Veleno) Inna Cantina Sound, Marco Conidi (Orchestraccia).

Ne è valsa la pena farsi un paio d’ore in macchina con amici fomentati e un paio di birre che sballottavano nel portabagagli e dentro lo stomaco!

Pubblicato il 5 gen, 2018