Welcome to the jungle!

Rubrica: Storie di live

Autori: Kode

Tempo di lettura: 3 minuti.

Dopo anni e vari galloni di birra torno ad avere la necessità di mettere nero su bianco ciò che vivo.

Sapete il tempo passa e le esperienze vissute segnano con un solco indelebile l’esistenza, ci sono di quelle che fanno male, di quelle belle, altre malinconiche e poi ci sono esperienze che ti illuminano accendendo un fuoco dentro al petto.

Beh ieri ho vissuto una di quelle serate illuminanti, come fossero una boccata di ossigeno, in un mondo in cui si fa fatica a respirare.

Tutto è incominciato anni fa al primo Welcome To The Jungle a cui ho assistito dove c’era Masta Ace, se non erro era il 2016, e io poco più che 18enne. La compagnia ancora viaggiava sugli stessi binari su cui attendevamo il primo treno del ritorno verso la palude alle 5 del mattino. Da quella volta in poi ho ascoltato spesso la trasmissione, e vista dal vivo un altro paio di volte, quando ho letto che ci sarebbe stato un evento per festeggiare il decimo anno mi son detto:

non posso mancare

I tempi cambiano, si cresce, si hanno altre priorità ma la fotta per la Doppia H è sempre più forte. Per noi ragazzi di provincia farsi centinaia di chilometri pur di partecipare ad eventi è più che normale, e dopo aver staccato da lavoro, ho caricato in macchina le birra, i panini e sono partito subito.

Un sole battente che si accingeva a tramontare sulla Pontina, a 120 braccio fuori e sedili vuoti affianco a me, purtroppo si cresce e la vita porta amici in strade lontane, costringe a trasferimenti, obbliga ad un lavoro senza se e senza ma. Ma la fotta era tanta e Latina-Roma a quell’ora in 50 minuti è fattibile.

Arrivo, parcheggio scendo e sgranchisco le gambe, cammino fino ad arrivare fuori alle panchine di parco Shouter, mi piazzo su di una e scarto il mio panino bevendo una Peroni ghiacciata. Marker alla mano taggo un po in giro prima di entrare, c’era ancora poca gente erano le 21.15, prendo un campari e mi metto sotto palco in prima fila, la serata sarebbe iniziata verso le 22. Per ammazzare il tempo chiacchero con un po di persone vicino a me, c’era un fotografo alle prime armi che a sua detta stava bazzicando gli eventi per farsi notare e magari strappare agli organizzatori qualche lavoretto, che tra l’altro mi ha tenuto il posto quando in mezzo alla serata dovevo andare in bagno e a ricaricare il bicchiere di campari.

La serata incomincia con DJ Ceffo sui dischi, da lì in poi sono state 3 ore e passa di festa, di presa a bene, di sentirsi parte integrante di qualcosa più grande di noi. Il Danno con la sua voce inconfondibile scandisce il tempo e fa muovere le persone, ospiti su ospiti tirano giù tutto. Apre il Drago, poi Sace, Roma Undeground, Barracruda, a seguire Do your thang, Chef ragoo, Suarez, Supremo73, il Turco, Phedra e sicuramente mi sono scordato di qualcun,o erano in troppi. Arriva l’ora di Mezzosangue che per me è stato un faro nei giorni più bui, e incanta la serata. Poi a grandissima sorpresa entra Ensi che non era stato annunciato nei giorni precedenti, lì la festa - senza togliere niente agli altri artisti - ha preso una piega da block party.

Il beat box di Alien Dee con ai dischi dj Shocca fanno partire Ensi e Danno a duemila prima con alcune loro strofe, poi con un fottuto freestyle che ha tirato giù anche gli affreschi della chiesa accanto al parco. La serata non si poteva che chiudere con un cerchio in mezzo la folla b-boy e non che ballavano accompagnati dagli ultimi dischi della serata.

Uscito dal parco mi sono sentito ricaricato, come se in questi anni di pandemia e chiusura mi avessero prosciugato, e tornare ai live in cui ti senti in famiglia non dovendoti preoccupare di nient’altro se non di divertirti e far festa insieme a chi ama questa cultura mi ha ridato energia!

Vi lascio con una frase che mi ha folgorato e gasato troppo durante il live, ed è del Danno e fa: “Mica bisogna esse belli per sta musica, anzi, più c’abbiamo dei gorilla dentro e più questa musica ci appartiene! Perchè questa musica viene dalla giungla”

Grazie per tener vivo l’Hip Hop

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Pubblicato il 26 lug, 2022