Ti racconto di quando con me otaf e zoto siamo andati a fare una rullata ad aprilia sulla pontina, premettendo che la cosa non era stata pianificata e ancora non avevamo mai fatto una rullata insieme. Di fatto alla fine ci si e organizzati e abbiamo deciso che nel secondo serata di uno dei classici fine settimana latinensi, avremmo colpito un vecchio stabile sulla pontina, pieno di veri old Kings, si parla di deps, dosh, ecc… Si percepiva già appena ci si e scambiati due chiacchiere e un drink, l’adrenalina e l’emozione di fare questa cosa condividendo, perché in fin dei conti il writing e questo, CONDIVISIONE, di un messaggio, di un qualcosa, tante volte anche del niente, un libero sfogo di energia e dinamismo. Dopo altri svariati drinks, ci avviamo, la cosa che fa ridere di più e come aveva conciato la macchina Zoto per andare, all’interno sembrava una di quelle macchinette di cartone del film di Goundrý “il sogno”, senza tralasciare la richiesta di 2 euro di benza che non ha ma visto per principio.

Arriviamo lì e facciamo il percorso, super figo, classiche immagini urban che ti aspetti, luce della luna mette in scena un quadro di quelli underground. Arrivati alla rete, Zoto che si era attrezzato caccia la tenaglia per squarciare la rete e creare il varco, da lì il suo secondo soprannome e cambiato da Varano a er tenaglia, per questo motivo, tutto benzinato compie una scena epica nel romperlo, episodio che rimane nella memoria e crea ricordo, un altro principio secondo.me basico del writing, lasciare una traccia come si faceva nella preistoria col graffitismo. Entriamo e con i rovi alti fino alla ascelle finalizziamo una delle action che fanno parte di una sorte di step nel gergo dei graffitari, un passaggio obbligato da inserire nel curriculum.Dopodiché rimane solo la condivisione e il ricordo di questa nostra rullata bianca su un grigio capannone di cui la natura si e riappropriata, e la traccia di quella bella esperienza

#graffiti #palude #latina